La Sirena

Un’altra creatura fantastica che mi ha sempre affascinato è  la sirena. E’ nota ai più per essere un ibrido , parte superiore di una bellissima fanciulla e parte inferiore  pesce.  La sirena è mutata molto sia a livello fisico che a livello caratteriale attraverso gli oceani del tempo ,e per questo occorre fare un tuffo attraverso gli oceani  nel tempo fino a giungere alle origini per poi constatare com’è cambiata  la sua immagine nel  corso dei secoli , pur rimanendo comunque sempre un essere che si divide agevolmente tra pericolo  e mistero , tra ambiguità e attrazione , ricalcando alla perfezione la formula dell’erotismo in generale.

DONNE UCCELLO RAPACE NELLA MITOLOGIA GRECA

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Nella mitologia greca da dove traggono origine , le sirene erano uccelli rapaci con teste di donne ( o anche con busto  e braccia ). Erano note per essere delle divoratrici di navigatori, che facevano naufragare o schiantare sugli scogli con il loro bellissimo canto ,a mezzo cui traevano in inganno le vittime.

Le sirene del mito greco vengono sconfitte solo in due occasioni:

In una occasione molto nota forse alla maggior parte delle persone furono battute da Ulisse che avvertito dalla maga Circe fece tappare le orecchie sei suoi uomini con della cera , eccetto lui che invece si fece legare all’albero della nave in quanto curioso di sentirle.

In un’altra occasione ebbero la peggio contro Orfeo noto per il suo meraviglioso canto. In questa circostanza Orfeo si trovava sulla nave degli Argonauti con a capo Giasone (un altro celebre personaggio legato ad un viaggio avventuroso) e si dice che le sirene dopo la sconfitta di buttarono in mare trasformandosi in pietra.

Le sirene potrebbero essere scambiate per le arpie in un primo momento (anche loro donne uccello) , ma ci sono differenze fondamentali tra di loro , non solo di natura fisica ( a differenza delle arpie le sirene erano molto più brutte , spelacchiate con facce da vecchie) , ma soprattutto da un punto di vista del significato.

Mentre le arpie rappresentano la morte violente e improvvisa , le sirene rispecchiano il dolce richiamo della morte , o meglio un modo per preparare un individuo al trapasso senza traumi. Grazie al canto della sirena il trapassato accetta il suo destino  come un bimbo cullato dolcemente  dall’amore materno.

Circa la loro origine pratica abbiamo come spesso avviene nel mito greco varie versioni:

In una  versione sarebbero nate dal sangue di Acheloo (dio fluviale) quando questi si ruppe un corno lottando contro Eracle.

In altre versioni sarebbero nate sempre da Acheloo quando questi si accoppiò con Memsone, oppure  si parla di un accoppiamento tra  Acheloo e Calliope , o ancora da Acheloo e Torsicore.

Vengono tuttavia menzionate anche come figlie di Forco  ,o di Sterope , o figlie di Oceano e Anifitrite .

Secondo un’altra versione ancora riguardante la loro genealogia , erano fanciulle bellissime trasformate da Demetra  per punizione in quanto elle non fecero nulla per aiutare la loro amica Persefone (figlia della dea Demetra) quando Ade la portò nel regno dei morti per farne la sua sposa. In netta contrapposizione l’altra versione secondo cui sarebbero state le stesse fanciulle  a scegliere la trasformazione quando chiesero alla dea Afrodite di far si che potessero raggiungere l’amica nell’Ade.  Il rapporto con la dea Afrodite salta fuori anche nella versione in cui pare che la dea dell’amore le abbia trasformate perché reprimevano la loro sessualità .

Secondo un’altra visione furono le muse a trasformarle perché invidiose della loro bellezza e delle loro qualità canore .

In un’altra versione ancora erano figlie di Ctonia (profondità della terra) inviate da Persefone ad affascinare chi giungeva nell’aldilà rendendogli più dolce la morte. L’iconografia classica conserva l’immagine di sirene maschili , barbate , destinate ad allietare le donne sulla soglia della terra dei morti.

Anche circa la loro posizione di caccia vi sono varie versioni , la più comune vuole che stazionassero presso l’isola di Capri , ma si parla anche della Penisola Sorrentina , e in altri casi si dice che Zeus avesse assegnato loro l’isola ANTHEMOESSA (la fiorita) , la cui immagine coincide con il loro aspetto erotico, ma il prato fiorito su cui stavano le sirene appariva in un secondo momento ai marinai come un luogo pieno di cadaveri.

Per i nomi delle sirene si fanno quelli di TELETE , REDUE, MALIPE e TELSIOPE  per quanto riguarda un gruppo , mentre si fanno i nomi di PASINAE, AGLAUOPE e TELESCOPE  per un altro gruppo e in ultima versione si fanno i nomi di PARTENOPE , LEUCOSIA e LIGEIA.

Secondo Omero avevano il dono di fermare i venti e di rendere saggi i marinai. Gli veniva attribuiti strumento quali la lira e il doppio flauto . Si parla di avvistamenti da parte dei navigatori fino al 900 nel mare del nord , nell’oceano artico ed antartico , oceano Indiano e Pacifico. L’immagine della sirena in forma rapace sopravvisse nell’arte Paleocristiana (Ulisse le sirene nel cimitero di S. Callisto a Roma).

LA MUTAZIONE IN  PESCE  NEL MEDIOEVO

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A partire dal XII secolo  il nome di sirena venne associato ad un essere metà donna e metà pesce.

Questo particolare tipo di sirena viene documentato letterariamente per la prima volta , nel trattato Demonstris del VI secolo.

Come è potuto avvenire che un essere parte donna e parte uccello sia diventato un essere parte donna e parte pesce?

Vi sono tre ipotesi:

1 – Con la diffusione del cristianesimo le sirene hanno perso le ali piumate , come molti altri “mostri” in quanto le ali piumati dovevano essere appannaggio solo di figure quali angeli in quanto pure a differenza delle sirene che erano considerati esseri infernali.

2 – Si ipotizza più banalmente che questo passaggio sia dovuto ad un errore di trascrizione. Forse perché in latino la parola Pennis (penne) e pinnis (pinna) la differenza è di una sola vocale. L’errata trascrizione avrebbe potuto indurre il disegnatore di un bestiario medievale a dare alla sirena l’aspetto di una donna pesce.

3 – L’avvistamento del dugongo (noto mammifero cetaceo) che aveva l’abitudine ad allattare i cuccioli alla mammella tenendolo  per le pinne  avrebbe potuto far credere ad uno spettatore disattento che si  trattasse di una donna pesce.

Nonostante  Omero le abbia nobilitate con il gesto estremo del sacrificio , le successive sirene in forma pisciforme continuano ad essere pericolose ammaliatrici, con intenti letali.

Negli stemmi araldici la sirena è quasi sempre rappresentata su un po’ d’acqua mentre si pettina i capelli  e regge uno specchio in cui poter riflettere la sua immagine.

Solo nell’araldo di Varsavia è raffigurata con una spada e uno scudo.  In un altro araldo considerato forse non ufficiale compariva una sirena con una doppia coda , e le due code sono tenute nelle due rispettive mani.

LA SIRENETTA –  DA SIMBOLO DI MORTE A SIMBOLO D’AMORE

Senza nome

Nel 1863  la favola di Hans Christian Andersen  intitolata “La Sirenetta”mutò definitivamente l’immagine della sirena.

La sirenetta del titolo è l’ultima di sei sorelle che contro il parere del padre decide di recarsi in superficie per vivere a stretto contatto con gli esseri umani, che  , a differenza delle sirene che avevano una vita breve in quanto si trasformavano in schiuma , essi avevano una  vita molto più lunga. La sirenetta per cui si reca  dunque da una strega , la quale gli da delle gambe , in cambio della sua lingua.  La sirena finalmente  in superficie  incontra un bel giovane che si innamora di lei , salvo lasciarla per un’altra quando scopre che lei era colei che lo aveva salvato quando era bambino. La strega le aveva premesso che se non fosse riuscita a sposarsi sarebbe morta in breve tempo trasformandosi in schiuma. Le sorelle della sirena di recarono dalla strega facendosi dare un coltello con il quale la loro sorellina avrebbe dovuto uccidere l’uomo di  cui era innamorata , ma la sirenetta preferì sacrificarsi in nome del suo amore. Il suo gesto fu premiato in quanto ella non divenne schiuma , ma figlia dell’aria , una fanciulla invisibile destinata a vagare per 300 anni al termine dei quali andrà in Paradiso. Per ogni bambino buono ritrovato avrà un anno in meno di attesa mentre viceversa per ogni bambino cattivo in più il suo periodo di attesa si allungherà di un anno.  Secondo molti la Sirenetta non sarebbe altro che una proiezione dello stesso Andersen che vedeva nel destino della sirenetta l’infelice vita del diverso , costretto a causa della sua diversità del doversi privare dell’amore.

In onore della favola di Andersen è stata posta una statua all’ingresso del porto di Copenaghen. Commissionata da  Carl Jacobsen nel 1909 , fu poi scolpita da Edward Eriksen (che usò la moglie Eline come  modella) .Fu esposta per la prima volta il 23 agosto del 1913 e fu soggetta a numerosi atti di vandalismo.

Il 24 aprile 1964 alcuni artisti del movimento “situazionista”(tra cui Jorgen Nash) , segarono la testa della statua portandola via. La testa fu sostituita con un identica , ma il 22 luglio 1984 gli venne segato e portato via il n braccio destro. Due giorni dopo i due vandali pentiti lo restituirono. Nel 1990 da un taglio rinvenuto di circa 18 cm si presume che vi fu un nuovo tentativo di asportate la testa.  Alla fine per arginare problemi di questo genere la statua è stata sostituta con un’altra identica ma di bronzo.

La Sirenetta di Andersen ha rivoluzionato per sempre il volto della serena facendo divenire l’essere infido e malefico che era in una creatura dolce e sentimentale , simbolo di  un amore difficile o proibito.

FALSE SIRENE

Molto spesso si è cercato di dimostrare la reale esistenza delle sirene . Anche lo storico romano ,Plinio il vecchio parlava di aver avvistato le sirene  in forma di pesce già nel secolo I D.C. Nel 1842 fu esposto nel circo Barnum un esemplare di sirena mummificato , ma in realtà si trattava di un torso di scimmia attaccato su una coda di pesce. Nel 1920 Aden scattò foto di un dugongo spacciandola per sirena , ma come già detto precedentemente non era raro far credere che il dugongo fosse una sirena , e infatti anche Marco Polo cita l’animale definendolo “una brutta sirena”, e difetti si è spesso spacciata la cattura di questi animali per la cattura di una sirena.

LA MORTE DELLA  SIRENA E  IL SOGNO EROTICO DEL MASCHILISTA.

La discesa della sirena nelle acque , ossia la sua metamorfosi si accompagna con la sua trasformazione in donna bellissima.  Tale processo corrisponde in modo assai significativo all’affermarsi di uno dei modelli più stereotipici del genere femminile. Si tratta del noto modello per il quale , nella sua funzione erotica di seduttrice , diventa un oggetto di desiderio maschile, in quanto compare innanzitutto come una donna bellissima dalla voce inarticolata. Infatti deve essere bella , ma non deve parlare , ma le è concesso di emettere suoni piacevoli, vocalizzazioni asemantiche , gemiti di richiamo ( o di godimento).

A tal proposito vi è un celebre quadro di Magritte che rappresenta una sirena sdraiata sulla riva del mare. Diversamente dall’immagine comune , fino alla cintola è pesce , sotto la cintola è donna. Cancellando in effetti l’elemento umano dal volto , l’inversione produce una figura nella quale l’elemento animale  tende a prevalere.

L’immagine di Magritte  sembra voler dire “visto  che la sirena è per voi un simbolo erotico , inutile portarla per le lunghe vi offro direttamente quello che vi interessa , e cioè  la rotondità delle ance , il pube , elementi che messi insieme alla bocca muta di un pesce morente possono suscitare interesse solamente in un necrofilo, creando disagio nella persona comune.

Molto spesso c’è qualcuno che chiede “esistono  sirene maschi?” . In realtà ufficialmente no. I guerrieri che accompagnavano Posidone il dio del mare erano metà uomini e metà pesci , ma per la verità erano metà pesci molti esseri che popolavano il mare (come l’ippocampo mezzo cavallo e mezzo pesce) o i regni in cui viveva appunto Posidone. Nell’opinione  comune si diffonde l’idea che le sirene erano accompagnate da maschi dominanti detti Tritoni. Non a caso il figlio del dio del mare Posidone  si chiamava Tritone. Nell’Irlanda medioevale e nel folclore nord europeo gli uomini pesce erano chiamati MERMAN.

Che la cosa piaccia o meno la sirena nella cultura moderna è un icona sicuramente ma soprattutto legata ad un immaginario erotico. Che sia un costume scenico di un promo , uno spot , di un servizio fotografico di una modella , un costume di Halloween , oppure parte della scenografia di un talk show o di una fiera di paese in cui la ritroviamo su di un ripiano sospeso sull’acqua di una vasca mentre persone cercano di far centro nel bersagli con una palla , il suo ruolo diviene ormai quello di un simbolo sexy e allo stesso tempo misterioso .

CELEBRAZIONI , CITAZIONI , RAPPRESENTAZIONI

1901. MERMAID   è il nome del dipinto di John William Waterhouse.

1934. Un dipinto di Magritte (L’Invention Collective) rappresente una sirena alla rovescia , pesce sopra e donna sotto.

1948. La bellissima attrice Ann Blyth  interpreta il ruolo di una  stupenda sirena che cerca di portare con se nelle profondità marine William Powell nel film “MR PEABODY AND THE MERMAID”.

Indimenticabili comunque i musical subacquei di Esther Williams che pur essendo sprovvista di coda di pesce con la sua bellezza e le sue movenze avrebbe certamente potuto confondersi con una sirena.

1954. Nel film di Mario Camerini intitolato “ULISSE” Kirk Douglas nei panni dell’eroe di Itaca fronteggia le sirene facendosi legare all’albero della nave. In questa circostanza le sirene non cantano ma imitano alla perfezione la voce della moglie e il figlio di Ulisse , ovvero Penelope e Telemaco.

1971. In Giappone la favola di Andersen ebbe molto successo dato che nacque la serie animata intitolata      “Ginny – Una Sirenetta tra noi”.

1981. Nell’anime “Lamù la ragazza dello spazio”  , nell’episodio 45 , “Il re delle rane”, Ataru rapito inizialmente dal re dei KAPPA (folletto giapponese mezzo scimmia e mezzo tartaruga) ritorna in superficie con un dono fattogli dal KAPPA riconoscenti  , una sirena che , viene scambiata da Shinobu e il resto della classe   per una donna , dando origine alla consueta scena di pi punizione violenta a cui prende parte poi anche Lamù.

1984. Nel film “Splash una sirena a Manhattan” di Ron Howard ,Deryl  Hannah è Madison una sirena che salva un ragazzino che rincontra molti anni dopo in una situazione opposta . La sirena si ritrova nuda per la strada  ,poiché quando  è in assenza di acqua la sua coda si trasforma automaticamente in gambe umane. Tra i due nasce l’amore ma uno scienziato pensando di avere un riconoscimento per la grande scoperta rivela la sua esistenza causandone la prigionia  da parte delle autorità che la trasformano in un oggetto di studio e fenomeno da baraccone. Lo scienziato pentitosi di ciò che ha fatto aiuterà poi i due innamorati (Tom Hanks e Daryl Hannah) a coronare il loro sogno d’amore .

1985. In Giappone esce il film di animazione “La Sirenetta”.

1987. nella serie animata SAINT SEYA (I cavalieri dello zodiaco in Italia)  i cavalieri alla ormai terza impresa scendono sui fondali marini per affrontare sette cavalieri del mare. Il penultimo di questi di nome Siria , è un ovvio riferimento alla sirena della mitologia greca ,infatti  brandisce anche un flauto che utilizza come arma. Nello stesso scenario , i meticolosi autori giapponesi non dimenticano nemmeno l’altra versione della sirena quella successiva con coda di pesce dando così origine a Thetys , una bellissima fanciulla bionda che indossa un armatura fucsia che hai  il compito di aiutare i cavalieri del mare.

1989. La Disney scende in campo con quello che sarà il 28° classico Disney. Partecipa al 43° festival di Cannes fuori concorso e incassa 216  milioni di dollari. Si tratta della prima vera versione ufficiale della favola di Andersen , ma ovviamente rimodellata con un lieto fine e contornata di personaggi molto simpatici . La sirenetta Ariel come nella favola di Andersen decide di recarsi nel mondo di superficie (in questo caso per raccogliere oggetti  del mondo in superficie che colleziona), e inutilmente il granchio Sebastian le farà da grillo parlante perché ella non sente ragioni e viene aiutata dal pesciolino Flounder e da Scuttle. Incontrato Eric se ne innamorerà  ma la strega Ursula incombe. A differenza di  “Splash una sirena a Manhattan in cui è Tom Hanks a seguire la sirena in mare , qui è Ariel che diviene un abitante della superficie.  Per creare Ariel il disegnatore usò come modella Alyssa Milano , ex figlia del colonnello Matrix (alias Arnold Schwarzenegger) in “Commando” e futura Phoebe di “Streghe”, la famosa serie tv.

1990. Nel film “Sirene” , la cantante e attrice Cher nei panni della signora Flax si veste da sirena per far colpo ad una festa di carnevale. D’altronde non è capitato di rado  che una donna si vestisse da sirena utilizzando un vestito (magari di paillettes) che stringe sempre di più verso la parte inferiore.

1992. La sirenetta del film Disney del 1989 diviene una serie tv.

1993. Esce lo spin-off “Sebastian”.

1996. In uno spot pubblicitario di una birra (forse nastro azzurro) compare una bellissima donna mediterranea in mare  che fa emergere dall’acqua la coda per confermare la sua identità di sirena.

1997. In un famoso spot della Levis un gruppo di sirene si avvicina ad un ragazzo svenuto caduto  in acqua , inizialmente incuriosite dopo si danno da fare per strappargli i jeans come delle ossesse ,ma lui rinviene appena in tempo per fuggire via  riemergendo dall’acqua. Inizialmente le sirene baciano il ragazzo dimostrando interesse sessuale o forse caritatevole (in fondo forse potrebbe significare che gli stanno dando ossigeno) , ma alla fine il valore dei jeans mette in risalto la loro natura infida.

1999. In una trasmissione della rai (forse… In Bocca al Lupo!) Daniela Battizoco veniva travestita da sirena abbellendo così la scenografia.

2000.  Esce il sequel di “La Sirenetta” , ovvero “La Sirenetta 2 – ritorno negli abissi”.

2003. Nasce  un anime giapponese dal titolo (in Italia)  “Mermaid Principesse Sirene”, il cui stile di disegno e l’aspetto delle protagoniste ricorda vagamente quello di Saylor Moon.

2005. Nel film “Harry Potter e il calice di fuoco” appaiono le sirene classiche medievali , bellissime ed eleganti a distanza, ma una volta a contatto con una potenziale preda  divengono aggressive e mutano orribilmente il loro volto.

Il 15 aprile si ha il balletto del compositore russo americano Lera Auerbach, per il balletto reale danese coreografato da John Neumier.

2006.Sarah Paxton diviene una sirena nel film “Aquamarine” , storia di una sirenetta  che spazzata via dai mari a causa di una tempesta si ritrova nella piscina di un residence , dove viene salvata da Claire (Emma Roberts) e Hailey (Joanna Levesque) , due amiche che cercano di sistemarla con un ragazzo umano per boicottare così il matrimonio subacqueo combinato dal padre della sirena con un giovane tritone.  La vicende che indubbiamente trae spunto dalla nota favola di La Sirenetta ,trascina lo spettatore nel mondo problematico delle adolescenti , dove l’amicizia e l’amore superano i problemi sentimentali legati alla famiglia e alle  cotte importanti.

Dal film nascerà una  serie tv , “H2O”.

2007. Viene allestito un palcoscenico a Broadway per un musical ispirato al film della Disney “La Sirenetta” uscito nel 1989. Il musical scritto da Alan Menken e Dough Wright uscì in anteprima il 26 luglio a Denver. L’uscita definitiva era prevista per il 6 dicembre , ma a causa di uno sciopero a Broadway è stata rimandata fino al 10 gennaio 2008.

2008. Dopo un sequel la sirenetta Disney ottiene anche un prequel intitolato “La Sirenetta: Quando tutto ebbe inizio”.

2009. In uno spot Silk-èpil si vede fugacemente una sirena attraversare l’inquadratura. La sirena appare anche  nello spot Lancia Collection.

2011. Nel quarto film della saga di Jack Sparrow  “Pirati dei Caraibi – Oltre i Confini del mare” , compaiono un gruppo di sirene ,  e tra di esse si distingue in particolare la bellissima Astrid Berges Frisbey.

Sempre nel 2011 esce un cartone animato francese intitolato “Zig & Sharko” in cui vediamo una sirena di nome Marina (seducente ma ingenua ) presa di mira continuamente da una iena,  ZIg e , salvata dallo squalo Sharko .

BIBLIOGRAFIA

Il libro delle sirene di Meri Lao

La Santa e la Sirena (2005) di Elisabetta Moro

Entità biologiche e anomale in Italia (2006) di Gabriele Zaffiri

 

C’è da dire inoltre che il nome “sirena” viene utilizzato anche per definire una sorta di folletto che popola le leggende del Nord Europa . Questi essere provenienti dal folclore irlandese sono folletti d’acqua e sono di indole amichevole .