LO SCHIAFFO

Colpire con l’interno della mano è una delle pratiche più usate dalle persone comuni il cosiddetto schiaffo, scappellotto , ceffone, sberla ecc …Non  è altro che un gancio sferrato con la mano aperta , talvolta addirittura può assumere una forma di eleganza e può esprimere una emozione o una pulsazione repressa che viene sparata fuori senza poterne prevedere l’esecuzione in tempo. Lo schiaffo è uno dei gesti più comuni di tutti i giorni e se pur una forma  di violenza esso non è visto allo stesso modo di un pugno . Le mamme talvolta danno una schiaffo al loro piccolo , magari dietro la nuca (per dire ascolta ciò che dico) o sul sedere ( la famosa sculacciata che rappresenta una punizione più incisiva) . Lo schiaffo unico ,può partire  da una persona ferita interiormente che non sa far altro che rispondere ferendo esternamente e fisicamente  per far capire cosa  ha provato. In alcuni luoghi più retrogradi e mano evoluti molti ragazzi in età adolescenziale si picchiano adoperando una raffica di schiaffi.  La natura  ambivalente dello schiaffo trae spesso in confusione , in realtà una persona che vuole creare un danno molto serio al suo prossimo userebbe un pugno o un calcio ….Lo schiaffo è un mezzo aleatorio e alternativo di punizione , quando non si  riesce ad  esprimere in modo efficace il sentimento che si prova.

Infatti gli schiaffi se li danno gli amanti , genitori ai figli  , buffetti tra bambini o innamorati , che in quel caso rende  maggior mente l’idea che lo schiaffo in realtà è il desiderio di un contatto. In più di un occasione quando ero alle superiori mi capitavano ragazzi che mi colpivano violentemente con uno schiaffo alla spalla, quasi a voler saggiare la mia forza fisica , come una sorta di mix tra dimostrazione di forza personale e sperimentazione. BUD SPANCER  nei suoi film ne ha fatto un arma – arte , riusciva  a trasformare  il semplice schiaffo grazie alla sua mole in un arma micidiale ma allo stesso tempo lo mutava  di continuo…Difatti colpiva non solo lateralmente come  si fa normalmente ma  anche la nuca stando in posizione frontale , la fronte effettuando  una sorta di spinta , con  entrambe le mani lateralmente e dietro la nuca stando lateralmente alla vittima , facendogli compiere la tradizionale capriola .  

Tuttavia anche in questo frangente ci troviamo di fronte ad una punizione , “Il buono che sculacci i cattivi”. Ancora una volta quindi lo schiaffo assume  le sembianze di un atto “emotivo” più che di freddo schema tattico.

Talvolta un  avversario molto “superiore”, tende ad usare lo schiaffo invece del pugno quasi  a voler sottolineare che non c’è bisogno di molta forza . In quanti modi possiamo chiamare lo schiaffo ? Schiaffo, schiaffone , sberla , ceffone ,scappellotto ecc….. Nel wrestling la CHOP è un malrovescio , uno schiaffo dato al petto in modo dritto o di traverso esponendo il gomito verso l’avversario. Il motivo di questo colpo è indubbiamente scenico , il rumore che si sente fa pensare ad un danno notevole (anche se talvolta il rossore della pelle indica un danno epidermico) ma il  più delle volte i lottatori giganti tengono la mano in modo concavo per far più effetto sonoro che danno fisico. Lo schiaffo dato in faccia può risultare un colpo estremamente violento anche se meno di un pugno che colpisce con le nocche. Ma il significato di uno schiaffo cambia a seconda di chi lo da e chi lo riceve.

Quando una donna colpisce un uomo solitamente è un gesto considerato meno grave in quanto la donna “essere più debole fisicamente” punisce per essere stata ferita,e per arrivare a questo punto normalmente vuol dire che l’uomo che lo ha ricevuto se lo è meritato , (questo sempre rispettando i canoni culturali che vogliono la donna mamma e l’archetipo della donna fragile) quindi difficilmente reagirà  a meno che non sia un maschilista omofobico il quale ritiene che sia un affronto senza uguali ricevere una sberla da una donna “essere inferiore”.

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Quando  viceversa è l’uomo sessista  a colpire la donna ha un significato punitivo o educativo non molto dissimile a quello che si verifica quando un adulto colpisce un bambino. Generalmente un gesto del genere è visto in modo molto negativo in quanto l’uomo violento , soprattutto se solo con le donne è considerato un codardo e un individuo meschino , ovviamente in termini di società civilizzate  , altrove potrebbe anche essere applaudito. Quando l’adulto colpisce un bambino con uno schiaffo  ha una valenza educativa quindi non è considerato molto grave rispetto a quando un uomo colpisce un altro uomo  soprattutto se estraneo

picchiare-i-figliTuttavia lo schiaffo in faccia , anche se si tratta di un bambino non è molto accettabile. Lo schiaffo dato da una donna ad un’altra donna ha la stessa valenza dello schiaffo dato da un uomo ad un altro uomo , ma in questo caso incidono molto le motivazioni e le gerarchie. Le punizioni corporali in paesi e in società più evolute tendono ad essere  bandite anche perché si è notato che figli che ricevono punizioni fisiche tendono a ripetere questo di atteggiamento anche con la loro prole in seguito. Secondo alcuni studi i figli che hanno ricevuto un trattamento simile sono più predisposti a certi tipi di malattie come tumori e diventano più fragili nei rapporti con gli altri o nelle esperienze traumatiche.

In alcuni luoghi dove per cultura di tende ad educare i figli a schiaffoni si nota come chi affronta un nemico per strada tende non a scagliare pugni ma ad esibirsi in una compilation di schiaffi mimando in effetti quello che lui ha subito o ha visto fare al genitore. Lo schiaffo può essere anche affettuoso come quando amici o fidanzatini si colpiscono sul braccio o dietro la testa. Lo schiaffo può essere erotico come nel caso della sculacciata (il famoso SPANKING) . Lo schiaffo diviene addirittura un gioco con “Lo schiaffo del soldato” in cui si vede una persona di spalle che dovrà indovinare chi gli ha colpito il palmo della mano tra le varie persone situate dietro di lui. Di solito almeno in realtà più aggressive chi colpisce lo fa con la massima veemenza approfittando del fatto di non essere visto.

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Lo schiaffo  col guanto è un gesto utilizzato nei secoli addietro che indicava una sfida. La persona schiaffeggiava il volto del nemico con un guanto e poi “chiedeva soddisfazione” a mezzo di un duello in cui dopo aver concordato il tipo di arma uno dei due ci lasciava le penne. Quando ho fatto le elementari le maestre erano solito schiaffeggiarci , mentre gli insegnanti maschi  ci colpivano con un bastone di legno sulle mani . All’epoca  la punizione corporale non era ancora considerata una violenza ma una forma di disciplina , ma devo dire che ancora oggi sento molte mamme dire che (parlo di mamme di 40 circa) la punzione corporale ci vorrebbe, ma si tratta principalmente di  donne che non hanno alcun tipo di dialogo con i propri figli. Tutto questo discorso però non deve lasciar sottintendere che lo schiaffo non sia un atto violento. Per Bruce Lee la schiaffo aveva la stessa efficacia di un pugno  se  dato con la giusta forza. Ma oltre a ciò come si è potuto capire lo schiaffo se utilizzato al fine di ledere qualcuno non solamente fa male e lascia segni , ma è qualcosa che ferisce anche psicologicamente essendo visto come una forma di umiliazione. Quando ero alle superiori e vi erano un esercito di teppisti che circolavano nei paraggi che erano soliti malmenare i poveri malcapitati capoitò che uno di essi si avvicinò al mio gruppo di amici.  Il mio compagno di classe fu spintonato , ma dalla posizione in cui mi trovano (lui mi dava le spalle) , vedendolo balzare lievemente all’indietro pensai che avesse ricevuto una sberla. Mi ricordo che lui (un buonissimo ragazzo molto in gamba) si risentì di questa cosa e volle chiarire in tutti i modi possibile che non aveva ricevuto un ceffone , ma che era solamente stato spinto , come se fosse la differenza tra l’aver vinto un combattimento o averlo perso. Ma al di là se si tratti di uno schiaffo o di una spinta , in una società civile dovrebbe essere assurdo vivere con la consapevolezza che un estraneo o un conoscente possa percueterti. Ma la mancanza di comunicazione (che si vede già all’origine tra genitori e figli) e la difficoltà di capire prima e di esprimere poi ciò che si sente ci porta ad un utilizzo delle mani  in modo del tutto inappropriato.