Il Centauro

Prendete un uomo dalla testa alla cintola e collocatelo su un cavallo al posto della testa della bestia e avrete un centauro. E’ sempre stata una delle mie creature fantastiche preferite anche se devo dire che inizialmente ne avevo un immagine fiabesca e romantica scoprendo in seguito che questa creatura nel mito greco da cui trae origine non era esattamente dipinta in modo positivo . Ma veniamo all’origine del mito.

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L’ORIGINE DEI CENTAURI

I centauri compaiono nel mito greco. Tutto iniziò quando Issione , figlio di Flegia , re dei lapiti chiese a Ioneo in sposa sua figlia Dia. Ioneo acconsentì dietro una promessa di ricchi doni , ma il suo invito ad un banchetto si rivelò una trappola. Infatti venne precipitato in una fossa di carboni ardenti. Quando Zeus vide la fine orrenda di Ioneo invitò a sua volta Issione ad un banchetto per metterlo alla prova. A questo banchetto Issione notò Era la moglie di Zeus il quale corse subito ai ripari. Chiese a Nefele (la nuvola) di assumere la forma della consorte ,e quando il rapporto amoroso fu consumato Zeus fece fustigare Issione da Ermes fino a quando non ammise che i benefattori devono essere onorati. In seguito venne legato ad una ruota infuocata destinata a rotolare per sempre negli inferi ( o secondo altre versioni nel cielo). Dall’amplesso nacque Centauro , che una volta adulto aveva la strana tendenza ad accoppiarsi con le cavalline magnesie e ovviamente dal continuo rapporto nacquero i centauri , parte uomini e parte cavalli.

NATURA E CARATTERE

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Nel mito greco i centauri erano barbari e violenti , dediti al bere e alla lussuria. Erano abitanti della Tessaglia e dell’Arcadia. Nemici dei lapiti ebbero con loro una feroce e sanguinosa guerra , ma sconfitti furono cacciati dalla Tessaglia. Tutto ebbe inizio quando alle nozze del re dei lapiti ,Piritoo, completamente sotto il potere del vino , tentarono di rapire ( o secondo altre versioni violentare) la sposa e altre donne presenti al banchetto di nozze. Spesso venivano associati al dio del vino Dionisio , per ovvi motivi. Essi erano esseri puri senza tabù e con un grande appetito sessuale e il vino gli faceva praticamente perdere quel poco di controllo e raziocinio che possedevano.

PERSONAGGI E VICENDE

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Nonostante questa caratteristica legata all’imprevedibilità tra di loro si distinguevano personaggi di tutto rispetto. Uno di questi era Chirone ( o Chiron) , sicuramente il più saggio e meglio caratterizzato tra i suoi simili ,è noto per aver educato vari eroi greci come Achille e Giasone. Fu accidentalmente ucciso da una delle frecce di Eracle la cui punta era stata immersa nel sangue velenoso dell’Idra di Lerna. In realtà Chirone pregò Zeus di lasciarlo morire (essendo immortale) quando vide che le sue medicine non potevano nulla contro il veleno delle frecce per cui vide nella morte l’unico modo per lenire le sofferenze che provava. Secondo un’altra versione Chirone non fu ucciso da Eracle ma da una freccia vagante proprio mentre stava conversando con Eracle ,Folo e un giovane Achille mentre si trovavano sul monte Pelio , ove si era rifugiato in seguito alla sconfitta che i centauri avevano patito contro i lapiti. Persa la guida del saggio Chirone i centauri si dispersero galoppando ovunque e seminando il caos. CHIRONE compare anche nel film HERCULES (2005). Un altro centauro il cui nome diviene noto è OMADO che Eracle uccise quando questi tentò di violentare Alcione. Nonostante Alcione fosse la sorella di Euristeo , persecutore di Eracle( a lui Eracle doveva le 12 fatiche come tributo) quest’ultimo uccise il centauro senza pietà dimostrando un sentimento nell’onore , che dava più peso al gesto cavalleresco che al piacere di veder oltraggiato un nemico. Ma per capire come ebbe inizio questo massacro di centauri ad opera di Eracle si deve cominciare dal principio. Quando Eracle stava compiendo la sua quarta fatica si recò dal centauro di nome FOLO il quale come predisposto dal dio Dionisio sturò una bottiglia di vino conservata per quell’occasione. L’odore del vino fece letteralmente impazzire tutti gli altri centauri che si avventarono in massa verso la grotta di Folo sradicando alberi e raccogliendo sassi . Eracle fermò la prima ondata all’attacco lanciandogli addosso una pioggia di carboni ardenti. Tra i caduti vi furono Angrio e Ancio, poi cominciò a scoccare le sue frecce avvelenate uccidendo tra gli altri Oreo e Ileo. Folo che era fuggito via terrorizzato fu lui stesso una vittima del veleno delle frecce di Eracle anche se in modo del tutto accidentale. Si narra infatti che il centauro tirò fuori una delle frecce avvelenare dal corpo di uno dei caduti e per guardarla meglio gli scivolò dalle mani andando a colpire per caso un suo zoccolo. Poco prima di procedere per la sua quarta fatica Eracle gli riservò un funerale solenne. Ritornando ai centauri impazziti , Nefele tentò di aiutarli facendo allentare la corda dell’arco di Eracle a mezzo di una fitta pioggia. Anche se l’eroe greco dovette faticare molto alla fine i centauri rinsaviti fuggirono via sparsi in diversi gruppi , per sfuggire allo sterminio. Un gruppo di centauri fuggì verso il monte Pelio , ed è in questa circostanza che Chirone venne colpito dalla freccia che aveva trapassato il braccio di Elato , andando poi a conficcarsi nel ginocchio di Chirone. Un altro gruppo fuggì a Foloe seguendo Eurizione. Un terzo gruppo invece fuggì in Sicilia dove furono sterminati dalle sirene , anche se un piccolo gruppo fu tratto in salvo dal dio del mare Posidone che li accolse a Eleusi nascondendoli in una montagna. Un ultimo gruppo seguì NESSO fino al fiume EVENO. Fu proprio Nesso ad uccidere Eracle anche se in modo postumo. La storia si sviluppa proprio sull’Eveno , e tutto accadde quando Nesso portando in groppa una della mogli di Eracle , Deianira , per farle attraversare il fiume diede segni di volerla rapire , quindi Eracle scagliò una freccia uccidendolo , ma il centauro sul punto di spirare consigliò all’ingenua donna di raccogliere un po’ del suo sangue e di utilizzarlo come potente afrodisiaco da strofinare sulla sua camicia nel caso Eracle decidesse di lasciarla per un’altra. Quando Eracle si presentò con la giovane e bellissima Iole , Deianira seguì il consiglio di Nesso ignorando che si trattasse di un potente veleno, talmente atroce (più delle frecce) che Eracle non potendo morire diede disposizioni per farsi bruciare vivo. La vendetta di Nesso messa a punto sul fiume Eveno non è l’unica vicenda che vede la relazione tra centauri e fiumi. Si narra infatti che il fiume ANIGRO abbia un fetore così intenso perché il centauro PILENORE pare si sia lavato li le sue ferite , anche se altri fanno il nome di MELAMPO ,o addirittura FOLO.

IL SAGITTARIO

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Secondo alcuni la costellazione del sagittario sarebbe una rappresentazione di Chirone , per altri ancora invece sarebbe Folo, ma esiste una terza versione. La ninfa Eufeme amata da Pan ebbe come figlio un centauro di nome CROTO. Questi fu allevato sull’Elicona con le muse , di cui una di esse sarebbe stata la nutrice. Per aver inventato l’applauso come segno tangibile di apprezzamento per le esibizioni artistiche delle sorelle di latte , su loro preghiera venne da Zeus assunto nell’immagine della costellazione del sagittario. L’immagine del sagittario fatta con un centauro che tende l’arco prendendo la mira pronto a scoccare la freccia è molto nota . Nell’anime “I Cavalieri dello zodiaco” l’armatura d’oro del sagittario è al centro dell’attenzione di quasi tutta la prima stagione degli episodi , dato che i pezzi sono contesi tra buoni (cavalieri di bronzo e Lady Isabelle) e cattivi (Arles e i guerrieri del grande tempio) , anche se poi si scoprirà solamente in seguito che essa (rimasta priva del legittimo cavaliere di nome Micene) costituisce solo una della 12 armature d’oro .

NELLA DIVINA COMMEDIA

Anche Dante Alighieri parla dei centauri inserendoli nella sua Divina Commedia e nello specifico nell’Inferno , nel girone dei ladri , dove i dannati sono immersi in un fiume di sangue bollente. Il ruolo dei centauri è quello di spingere giù con le loro lunghe lance colore che cercano di emergere dal fiume di sangue. Dante inoltre parla di CACO , che mentre nel mito greco era un gigante tricefalo ladro di bestiame ucciso da Eracle , nella Divina Commedia viene descritto da Dante come un centauro la cui schiena del cavallo è ricoperta da un groviglio di serpenti che lo mordono in continuazione per ricordargli la sua natura di ladro.

NELLA CULTURA MODERNA

Avevo conosciuto questa creatura nel periodo infantile a mezzo dei video game di allora (come NASTAR o RASTAN SAGA, in seguito anche in MORTAL KOMBAT 3) , ma anche tramite cartoni animati (tipo Hercules) e anime (come Pollon) . In Devil Man (1971-1973) ad esempio uno dei demoni affrontati dal protagonista è una donna centauro priva delle braccia che però utilizza le braccia di chiunque a mezzo di uno specchio in cui la vittima si riflette. In Daitarn 3 , precisamente intorno al sesto episodio uno scienziato pazzo rapisce il pilota del Daitarn , cercando di fonderlo con un impala , in modo da ottenere in effetti un centauro. Anche alcuni robot hanno utilizzato questa forma come avvenuto per Geeg Robot in cui lo vedevamo talvolta unirsi ad un cavallo meccanico (mi pare si chiamasse Antares ma non ne sono certo) o Calendarman altro colossale robot che assumeva la forma di un centaura in alcuni frangenti. Nella serie il grande Mazinger ( o il grande Mazinga) uno dei 7 generali dei cattivi ha la forma di un centauro anche se nemmeno la parte superiore e umana ma bensì sembra un leone , e il Duca Gordon è una specie di soldato dell’antica Roma posto su di una tigre. Il cinema ovviamente non è si è fatto da parte e in questo momento mi viene in mente il centauro meccanico che Lou Ferrigno nei panni di Ercole affronta nel film Hercules (1982). Il cinema e la tv hanno potuto rappresentare il centauro in modo efficace grazie alla computer grafica. A questo punto occorre ricordare il centauro della serie tv prodotta da Sam Raimi “Hercules”, (1996) ma anche il centauro valoroso e fiero di “Le Cronache di Narnia” (2005) , per non parlare dei tenebrosi e irruenti centauri di “Harry Potter e l’ordine della Fenice” (2007), che rispecchiano appieno l’immagine che essi avevano nel mito greco. Non ricordo dove , ho letto che molto probabilmente l’idea del centauro balenò nella mente delle persone quando loro videro per la prima volta a distanza persone che correvano a cavallo , gli osservatori esterrefatti e confusi , anche a causa della distanza , scambiarono un uomo a galoppo con il suo cavallo per un ibrido parte uomo e parte cavallo.